fonte Wikipedia
Il 23 maggio si celebra la Giornata Mondiale delle Tartarughe, per promuovere il rispetto e le conoscenze su questi antichi rettili e la consapevolezza sul pericolo di estinzione di numerose specie di tartarughe e la scomparsa del loro habitat naturale in tutto il mondo. Le tartarughe esistono da 200 milioni di anni, ma stanno rapidamente scomparendo come numero e come specie in conseguenza dello sfruttamento dell’industria alimentare e dei souvenir, del commercio come animali da collezione, dell’inquinamento e della distruzione degli ambienti naturali. Molte specie si sono recentemente estinte, o stanno per estinguersi, e moltissime altre sono destinate a scomparire nei loro habitat di origine entro i prossimi decenni.
- Ecco cosa potete fare concretamente per aiutare le tartarughe, sia libere che in cattività.
- Non comprate mai tartarughe in negozi, fiere e mercati, perché ne incrementereste lo sfruttamento commerciale.
- In particolare, non comprate mai tartarughe di cattura, perché ne compromettete seriamente la sopravvivenza come specie.
- Non raccogliete tartarughe dal loro habitat, sia in Italia che all’estero (in particolare nei Paesi dei Balcani e del nord Africa). Non solo non è etico, ma rischiate anche multe severissime.
- Se avete la possibilità di gestirle in modo adeguato, adottate le tartarughe nate in cattività che i proprietari hanno in sovrannumero, o quelle abbandonate.
- Se trovate una tartaruga ferita, raccoglietela e avvertite il Corpo Forestale dello Stato o portatela da un veterinario per le cure di emergenza.
- Individuate i negozi per animali presenti nella vostra zona e distribuite materiale informativo della AAE sulla loro corretta gestione. Molti negozianti non hanno le minime conoscenze di base di gestione e alimentazione degli animali che vendono, e danno ai clienti informazioni fuorvianti o errate. Se sono presenti animali in vendita, controllate che siano tenuti in modo corretto; in caso contrario, parlatene con il gestore. Se osservate condizioni di evidente maltrattamento, fate una denuncia se il negoziante non accetta di rimediare alla situazione. Potete parlarne con i vigili, i carabinieri o il servizio veterinario dell’USL chiedendo un’ispezione.
- Informatevi sulle problematiche relative alla conservazione delle specie in pericolo e sostenete le associazioni a protezione della natura.
- Prima di adottare una tartaruga, o se già ne possedete, studiate con cura quali sono le loro necessità di gestione, per fornire loro le condizioni migliori possibili.
- Se non potete più tenere una tartaruga non abbandonatela per nessun motivo, ma affidatela ad un’associazione protezionistica.
- Educate i bambini fin da piccoli al rispetto di tutti gli animali, compresi i rettili, e fate capire loro che sono esseri viventi capaci di soffrire come noi.
La Giornata Mondiale dell’Ambiente è una festività proclamata nel 1972 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite e viene celebrata ogni anno il 5 giugno. Ogni edizione ha un tema come filo conduttore che lega tutte le iniziative mondiali che si svolgono in onore dell’Ambiente.
Questi 1,3 miliardi di tonnellate di derrate alimentari, spiega l’agenzia, del valore di mille miliardi di dollari, sarebbero sufficienti a nutrire gli 870 milioni di persone che ogni giorno non hanno da mangiare, oltre a rappresentare uno ‘spreco’ di emissioni di CO2. Per sottolineare l’amara ironia del fatto che lo spreco di cibo e’ al massimo in un momento in cui e’ facile conservare i cibi l’Unep e la Fao hanno invece raccolto in un sito tutti i modi in cui tradizionalmente vengono conservati gli alimenti. L’iniziativa ha riscoperto ad esempio la pratica dell’esercito di Gengis Khan di essiccare cosi’ tanto la carne da far ridurre una mucca alle dimensioni di un pugno, o quella ancora usata dagli inuit di preparare il Kiviak-a facendo fermentare la carne di un piccolo uccello marino all’interno di un sacco di pelle di foca. ”Ridurre il cibo sprecato e’ una sfida economica, etica e ambientale – ha osservato Achim Steiner, direttore generale dell’Unep – uno dei modi e’ guardare a come culture meno ‘sprecone’ danno valore a ogni singolo boccone, e valutare come imitarle”.
fonte www.earthdayitalia.org
fonte: www.lifegate.it
Si celebra il 29 luglio la Giornata Mondiale della Tigre, il più grande felino del pianeta, nonché una delle specie oggi più a rischio. Solo 3.200 esemplari sopravvivono in natura, così come sottolinea il WWF, per una popolazione ridotta del 97% rispetto a un secolo fa.
Una giornata di celebrazioni e di eventi, anche nell’universo dei social, per sensibilizzare sul più maestoso dei felini, entrato di diritto nell’immaginario comune come simbolo della natura selvaggia: la tigre. Nel 2010 si contavano in libertà 3.200 esemplari e, dopo 5 anni, il dato è sempre più incerto. Tre delle nove sottospecie sono già estinte, mentre oggi il pericolo maggiore è per la tigre di Sumatra, vittima del bracconaggio nonché della distruzione dei suoi habitat naturali.
La Giornata Mondiale della Tigre si celebra in tutto il mondo con azioni mirate per ogni nazione, sempre con l’obiettivo di raggiungere il traguardo del raddoppiamento dei felini entro il 2020. Per l’Italia è in corso una campagna social, con la diffusione di dati e foto sulla tigre, disponibili sulla pagina apposita di WWF Italia nonché sui social con gli hashtag #TigerDay e #doubletigers.
fonte www.greenstyle.it
Il WWF ha istituito la Giornata mondiale del rinoceronte. La giornata, che si festeggia il 22 settembre ed è stata lanciata nel 2010 dal WWF Sudafrica, celebra le cinque specie superstiti di rinoceronte, due africane e tre asiatiche, discendenti delle oltre trenta specie che vivevano sulla Terra più di sessanta milioni di anni fa.
Dopo la sua istituzione la Giornata del rinoceronte è diventata rapidamente un fenomeno globale, in grado di unire ong, organizzazioni ambientaliste, imprese, giardini zoologici, e singoli individui da quasi ogni angolo del mondo.
Numerosi nazioni aderiscono alla giornata organizzando eventi e iniziative, l’hashtag di riferimento sui social network è #worldrhinoday. Per salvare i rinoceronti è necessario intensificare le misure di protezione, monitorare gli animali e difendere con forza le aree destinate alla fauna selvatica.
fonte www.lifegate.it
Ma la Giornata mondiale degli animali è anche un’occasione per aiutare i quattro zampe meno fortunati, grazie alle tante iniziative messe in campo per l’occasione.
Ogni 2 febbraio si festeggia in tutto il mondo la World wetlands day, la Giornata mondiale delle zone umide di importanza internazionale. Nel 2014 il WWF ha ripristinato o avviato azioni di ripristino in più di 6.600 ettari di zone umide nel
In Italia il WWF tutela le aree umide, che rappresentano buona parte delle oltre 100 Oasi dell’Associazione.
fonte www.wwf.it
Il 27 febbraio è il Polar Bear Day, la Giornata internazionale dell’Orso Polare. Creature forti, capaci di resistere alle bassissime temperature dei Poli ma anche molto fragili, minacciati dalle conseguenze dei cambiamenti climatici e dello scioglimento dei ghiacciai. Una specie a rischio, che sta facendo le spese della pesante impronta umana sulla Terra.
Suo malgrado, infatti, l’orso polare è diventato proprio il simbolo della lotta ai cambiamenti climatici e dei catastrofici impatti sul nostro pianeta, a partire proprio dal Polo Nord.
Per gli orsi dell’Artico la lotta per la sopravvivenza si contrappone al più grande problema ambientale del nostro tempo, contro il quale questi animali non possono fare molto se non nulla.
Negli ultimi 30 anni abbiamo perso tre quarti della calotta polare e sono anni che il centro di ricerca statunitense National Snow and Ice Data Center registra un preoccupante record negativo dell’estensione della calotta artica. Pare che non se ne possa più uscire: il riscaldamento globale scioglie i ghiacciai che aiutano a raffreddare la temperatura della Terra, rendendo il nostro pianeta ancora più caldo.
Gli orsi, purtroppo, stanno sperimentando gravi effetti. Sono cambiate le loro abitudini alimentari, ad esempio. Per la prima volta essi si sono visti costretti a mangiare i delfini.
Ma c’è di peggio. Sempre più immagini mostrano orsi polari denutriti, costretti a scavare tra i rifiuti per trovare il cibo o addirittura morti di fame. Un’immagine triste è quella della fotografa Kerstin Langenberger che in un’isola dell’arcipelago delle Svalbard, nel Mar Glaciale Artico, ha fotografato un orso magrissimo, emaciato.
fonte greenme.it
La Giornata Mondiale della fauna selvatica, è stata celebrata per la prima volta in tutto il mondo nel 2014 per ricordare la più importante convenzione internazionale sul commercio di specie in via di estinzione, è un’opportunità per la comunità internazionale per celebrare il mondo vegetale e animale proprio in un momento in cui si raddoppiano gli sforzi per proteggerli, dichiara il WWF che accoglie con favore i recenti traguardi raggiunti nella Conferenza di Londra in merito al contrasto del commercio illegale. Il WWF ricorda però quanto ci sia ancora da fare in vista di un futuro in cui le persone possano realmente vivere in armonia con la natura .
L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha indetto la celebrazione del 3 marzo per sensibilizzare sul Valore Natura, ovvero, quanto specie animali e vegetali selvatici contribuiscono allo sviluppo sostenibile e al benessere umano. La giornata, che segna la firma della Convenzione sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche in via di estinzione (CITES ) nel 1973, sottolinea anche l’urgenza di combattere i crimini contro la fauna selvatica, a partire dai massacri di elefanti, rinoceronti, tigri.
“Le creature selvatiche che popolano ancora la Terra portano meraviglia e bellezza nella nostra vita, sono l’essenza vitale di foreste, prati, fiumi e oceani e dai servizi ecosistemici che forniscono dipendono le nostre economie e la nostra società. La fauna selvatica ha bisogno del nostro riconoscimento e della nostra protezione “, ha dichiarato Jim Leape , direttore generale di WWF Internazionale
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Il 21 marzo di ogni anno, a partire dal 2013 è stato proclamato Giornata internazionale delle foreste con la risoluzione A/RES/67/200 delle Nazioni Unite del 21 dicembre 2011.
Giornata internazionale delle foreste significa giornata internazionale di boschi e di piante ma anche di tutti gli animali che ci vivono o che in qualche modo ne beneficiano. Noi umani compresi. Si celebra il 21 marzo e lo si fa in tutto il mondo, sia dove ci sono delle foreste da salvare e salvaguardare, sia dove non ci sono più ma si rimpiangono.
Giornata internazionale delle foreste: quando
La giornata dedicata agli alberi, alle foreste e al loro legame imprescindibile con tutto ciò che è vivo sul nostro Pianeta è il 21 marzo. Cade in un periodo in cui dalle nostre parti la natura si sta risvegliando, le foreste di ogni tipo si riempiono di vita. Spuntano nuove foglie e nuovi fiori, da proteggere, far crescere, celebrare. La giornata internazionale delle foreste è stata indetta dall’Onu apposta per ricordarci che gli alberi e le foreste meritano la nostra attenzione.
Giornata internazionale delle foreste: obiettiviNon ha come unico obiettivo quello di ricordarci che le foreste esistono: la giornata internazionale delle foreste è stata istituita per far sì che almeno una volta all’anno ci fermassimo a pensare allo stato in cui abbiamo ridotto alcuni boschi e a cosa possiamo fare perché altri non vengano distrutti, eliminati, rovinati. Non è finita: l’idea, ambiziosa ma non utopistica, è anche quella di progettare la creazione di nuove foreste.
Tutto ciò per amore degli alberi, certamente, ma anche perché ormai siamo tutti o quasi ampiamente consapevoli che salvaguardare il verde significa proteggere la biodiversità a tutti i livelli, a livello di specie, di patrimonio genetico, di ecosistemi.
La giornata internazionale delle foreste ha e deve avere delle conseguenze anche nella lotta ai cambiamenti climatici perché queste aree ricche di alberi sono veri e propri serbatoi di carbonio. Se sommiamo gli effetti delle foreste ad oggi esistenti in tutto il mondo, possiamo affermare che assorbono ogni mese quasi 300 miliardi di tonnellate di anidride carbonica.Sembra banale e scontato ma è bene sottolinearlo, almeno nella giornata internazionale delle foreste. La presenza di piante è una delle più logiche mosse per opporsi al grande problema della desertificazione legato anche al dissesto idrogeologico a cui l’Italia non è immune.
Giornata internazionale delle foreste: situazione in Italia
Ne vediamo di rigogliose e verdeggianti sulle montagne e sulle colline, ma non illudiamoci: foreste italiane hanno i loro problemi proprio come quelle sparse nel resto del mondo ed è bene che durante la giornata internazionale delle foreste vengano raccontati.
Il pericolo più grande e imminente, per i boschi e il verde tricolore, è il cambiamento climatico e i suoi effetti diretti e indiretti. Si rischia infatti che con l’innalzamento delle temperature e le variazioni delle quantità di precipitazioni, intere comunità vegetali risultino sconvolte, distrutte, disturbate.
Anche gli incendi boschivi sono una piaga italiana e danneggiano le foreste come chi ci abita, come chi abita nei paraggi, inquinando anche l’aria che respiriamo a Km e Km di distanza.
fonte ideegreen.it
thanks to Francesco Dellagiacoma
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La Giornata della Terra, momento fortemente voluto dal senatore statunitense Gaylord Nelson e promosso ancor prima dal presidente John Fitzgerald Kennedy, coinvolge ogni anno fino a un miliardo di persone in ben 192 paesi del mondo.
fonte www.earthdayitalia.org
fonte Wikipedia
Il 23 maggio si celebra la Giornata Mondiale delle Tartarughe, per promuovere il rispetto e le conoscenze su questi antichi rettili e la consapevolezza sul pericolo di estinzione di numerose specie di tartarughe e la scomparsa del loro habitat naturale in tutto il mondo. Le tartarughe esistono da 200 milioni di anni, ma stanno rapidamente scomparendo come numero e come specie in conseguenza dello sfruttamento dell’industria alimentare e dei souvenir, del commercio come animali da collezione, dell’inquinamento e della distruzione degli ambienti naturali. Molte specie si sono recentemente estinte, o stanno per estinguersi, e moltissime altre sono destinate a scomparire nei loro habitat di origine entro i prossimi decenni.
- Ecco cosa potete fare concretamente per aiutare le tartarughe, sia libere che in cattività.
- Non comprate mai tartarughe in negozi, fiere e mercati, perché ne incrementereste lo sfruttamento commerciale.
- In particolare, non comprate mai tartarughe di cattura, perché ne compromettete seriamente la sopravvivenza come specie.
- Non raccogliete tartarughe dal loro habitat, sia in Italia che all’estero (in particolare nei Paesi dei Balcani e del nord Africa). Non solo non è etico, ma rischiate anche multe severissime.
- Se avete la possibilità di gestirle in modo adeguato, adottate le tartarughe nate in cattività che i proprietari hanno in sovrannumero, o quelle abbandonate.
- Se trovate una tartaruga ferita, raccoglietela e avvertite il Corpo Forestale dello Stato o portatela da un veterinario per le cure di emergenza.
- Individuate i negozi per animali presenti nella vostra zona e distribuite materiale informativo della AAE sulla loro corretta gestione. Molti negozianti non hanno le minime conoscenze di base di gestione e alimentazione degli animali che vendono, e danno ai clienti informazioni fuorvianti o errate. Se sono presenti animali in vendita, controllate che siano tenuti in modo corretto; in caso contrario, parlatene con il gestore. Se osservate condizioni di evidente maltrattamento, fate una denuncia se il negoziante non accetta di rimediare alla situazione. Potete parlarne con i vigili, i carabinieri o il servizio veterinario dell’USL chiedendo un’ispezione.
- Informatevi sulle problematiche relative alla conservazione delle specie in pericolo e sostenete le associazioni a protezione della natura.
- Prima di adottare una tartaruga, o se già ne possedete, studiate con cura quali sono le loro necessità di gestione, per fornire loro le condizioni migliori possibili.
- Se non potete più tenere una tartaruga non abbandonatela per nessun motivo, ma affidatela ad un’associazione protezionistica.
- Educate i bambini fin da piccoli al rispetto di tutti gli animali, compresi i rettili, e fate capire loro che sono esseri viventi capaci di soffrire come noi.
La Giornata Mondiale dell’Ambiente è una festività proclamata nel 1972 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite e viene celebrata ogni anno il 5 giugno. Ogni edizione ha un tema come filo conduttore che lega tutte le iniziative mondiali che si svolgono in onore dell’Ambiente.
Questi 1,3 miliardi di tonnellate di derrate alimentari, spiega l’agenzia, del valore di mille miliardi di dollari, sarebbero sufficienti a nutrire gli 870 milioni di persone che ogni giorno non hanno da mangiare, oltre a rappresentare uno ‘spreco’ di emissioni di CO2. Per sottolineare l’amara ironia del fatto che lo spreco di cibo e’ al massimo in un momento in cui e’ facile conservare i cibi l’Unep e la Fao hanno invece raccolto in un sito tutti i modi in cui tradizionalmente vengono conservati gli alimenti. L’iniziativa ha riscoperto ad esempio la pratica dell’esercito di Gengis Khan di essiccare cosi’ tanto la carne da far ridurre una mucca alle dimensioni di un pugno, o quella ancora usata dagli inuit di preparare il Kiviak-a facendo fermentare la carne di un piccolo uccello marino all’interno di un sacco di pelle di foca. ”Ridurre il cibo sprecato e’ una sfida economica, etica e ambientale – ha osservato Achim Steiner, direttore generale dell’Unep – uno dei modi e’ guardare a come culture meno ‘sprecone’ danno valore a ogni singolo boccone, e valutare come imitarle”.
fonte www.earthdayitalia.org
fonte: www.lifegate.it
Si celebra il 29 luglio la Giornata Mondiale della Tigre, il più grande felino del pianeta, nonché una delle specie oggi più a rischio. Solo 3.200 esemplari sopravvivono in natura, così come sottolinea il WWF, per una popolazione ridotta del 97% rispetto a un secolo fa.
Una giornata di celebrazioni e di eventi, anche nell’universo dei social, per sensibilizzare sul più maestoso dei felini, entrato di diritto nell’immaginario comune come simbolo della natura selvaggia: la tigre. Nel 2010 si contavano in libertà 3.200 esemplari e, dopo 5 anni, il dato è sempre più incerto. Tre delle nove sottospecie sono già estinte, mentre oggi il pericolo maggiore è per la tigre di Sumatra, vittima del bracconaggio nonché della distruzione dei suoi habitat naturali.
La Giornata Mondiale della Tigre si celebra in tutto il mondo con azioni mirate per ogni nazione, sempre con l’obiettivo di raggiungere il traguardo del raddoppiamento dei felini entro il 2020. Per l’Italia è in corso una campagna social, con la diffusione di dati e foto sulla tigre, disponibili sulla pagina apposita di WWF Italia nonché sui social con gli hashtag #TigerDay e #doubletigers.
fonte www.greenstyle.it
Il WWF ha istituito la Giornata mondiale del rinoceronte. La giornata, che si festeggia il 22 settembre ed è stata lanciata nel 2010 dal WWF Sudafrica, celebra le cinque specie superstiti di rinoceronte, due africane e tre asiatiche, discendenti delle oltre trenta specie che vivevano sulla Terra più di sessanta milioni di anni fa.
Dopo la sua istituzione la Giornata del rinoceronte è diventata rapidamente un fenomeno globale, in grado di unire ong, organizzazioni ambientaliste, imprese, giardini zoologici, e singoli individui da quasi ogni angolo del mondo.
Numerosi nazioni aderiscono alla giornata organizzando eventi e iniziative, l’hashtag di riferimento sui social network è #worldrhinoday. Per salvare i rinoceronti è necessario intensificare le misure di protezione, monitorare gli animali e difendere con forza le aree destinate alla fauna selvatica.
fonte www.lifegate.it
Ma la Giornata mondiale degli animali è anche un’occasione per aiutare i quattro zampe meno fortunati, grazie alle tante iniziative messe in campo per l’occasione.
Ogni 2 febbraio si festeggia in tutto il mondo la World wetlands day, la Giornata mondiale delle zone umide di importanza internazionale. Nel 2014 il WWF ha ripristinato o avviato azioni di ripristino in più di 6.600 ettari di zone umide nel
In Italia il WWF tutela le aree umide, che rappresentano buona parte delle oltre 100 Oasi dell’Associazione.
fonte www.wwf.it
Il 27 febbraio è il Polar Bear Day, la Giornata internazionale dell’Orso Polare. Creature forti, capaci di resistere alle bassissime temperature dei Poli ma anche molto fragili, minacciati dalle conseguenze dei cambiamenti climatici e dello scioglimento dei ghiacciai. Una specie a rischio, che sta facendo le spese della pesante impronta umana sulla Terra.
Suo malgrado, infatti, l’orso polare è diventato proprio il simbolo della lotta ai cambiamenti climatici e dei catastrofici impatti sul nostro pianeta, a partire proprio dal Polo Nord.
Per gli orsi dell’Artico la lotta per la sopravvivenza si contrappone al più grande problema ambientale del nostro tempo, contro il quale questi animali non possono fare molto se non nulla.
Negli ultimi 30 anni abbiamo perso tre quarti della calotta polare e sono anni che il centro di ricerca statunitense National Snow and Ice Data Center registra un preoccupante record negativo dell’estensione della calotta artica. Pare che non se ne possa più uscire: il riscaldamento globale scioglie i ghiacciai che aiutano a raffreddare la temperatura della Terra, rendendo il nostro pianeta ancora più caldo.
Gli orsi, purtroppo, stanno sperimentando gravi effetti. Sono cambiate le loro abitudini alimentari, ad esempio. Per la prima volta essi si sono visti costretti a mangiare i delfini.
Ma c’è di peggio. Sempre più immagini mostrano orsi polari denutriti, costretti a scavare tra i rifiuti per trovare il cibo o addirittura morti di fame. Un’immagine triste è quella della fotografa Kerstin Langenberger che in un’isola dell’arcipelago delle Svalbard, nel Mar Glaciale Artico, ha fotografato un orso magrissimo, emaciato.
fonte greenme.it
La Giornata Mondiale della fauna selvatica, è stata celebrata per la prima volta in tutto il mondo nel 2014 per ricordare la più importante convenzione internazionale sul commercio di specie in via di estinzione, è un’opportunità per la comunità internazionale per celebrare il mondo vegetale e animale proprio in un momento in cui si raddoppiano gli sforzi per proteggerli, dichiara il WWF che accoglie con favore i recenti traguardi raggiunti nella Conferenza di Londra in merito al contrasto del commercio illegale. Il WWF ricorda però quanto ci sia ancora da fare in vista di un futuro in cui le persone possano realmente vivere in armonia con la natura .
L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha indetto la celebrazione del 3 marzo per sensibilizzare sul Valore Natura, ovvero, quanto specie animali e vegetali selvatici contribuiscono allo sviluppo sostenibile e al benessere umano. La giornata, che segna la firma della Convenzione sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche in via di estinzione (CITES ) nel 1973, sottolinea anche l’urgenza di combattere i crimini contro la fauna selvatica, a partire dai massacri di elefanti, rinoceronti, tigri.
“Le creature selvatiche che popolano ancora la Terra portano meraviglia e bellezza nella nostra vita, sono l’essenza vitale di foreste, prati, fiumi e oceani e dai servizi ecosistemici che forniscono dipendono le nostre economie e la nostra società. La fauna selvatica ha bisogno del nostro riconoscimento e della nostra protezione “, ha dichiarato Jim Leape , direttore generale di WWF Internazionale
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Il 21 marzo di ogni anno, a partire dal 2013 è stato proclamato Giornata internazionale delle foreste con la risoluzione A/RES/67/200 delle Nazioni Unite del 21 dicembre 2011.
Giornata internazionale delle foreste significa giornata internazionale di boschi e di piante ma anche di tutti gli animali che ci vivono o che in qualche modo ne beneficiano. Noi umani compresi. Si celebra il 21 marzo e lo si fa in tutto il mondo, sia dove ci sono delle foreste da salvare e salvaguardare, sia dove non ci sono più ma si rimpiangono.
Giornata internazionale delle foreste: quando
La giornata dedicata agli alberi, alle foreste e al loro legame imprescindibile con tutto ciò che è vivo sul nostro Pianeta è il 21 marzo. Cade in un periodo in cui dalle nostre parti la natura si sta risvegliando, le foreste di ogni tipo si riempiono di vita. Spuntano nuove foglie e nuovi fiori, da proteggere, far crescere, celebrare. La giornata internazionale delle foreste è stata indetta dall’Onu apposta per ricordarci che gli alberi e le foreste meritano la nostra attenzione.
Giornata internazionale delle foreste: obiettiviNon ha come unico obiettivo quello di ricordarci che le foreste esistono: la giornata internazionale delle foreste è stata istituita per far sì che almeno una volta all’anno ci fermassimo a pensare allo stato in cui abbiamo ridotto alcuni boschi e a cosa possiamo fare perché altri non vengano distrutti, eliminati, rovinati. Non è finita: l’idea, ambiziosa ma non utopistica, è anche quella di progettare la creazione di nuove foreste.
Tutto ciò per amore degli alberi, certamente, ma anche perché ormai siamo tutti o quasi ampiamente consapevoli che salvaguardare il verde significa proteggere la biodiversità a tutti i livelli, a livello di specie, di patrimonio genetico, di ecosistemi.
La giornata internazionale delle foreste ha e deve avere delle conseguenze anche nella lotta ai cambiamenti climatici perché queste aree ricche di alberi sono veri e propri serbatoi di carbonio. Se sommiamo gli effetti delle foreste ad oggi esistenti in tutto il mondo, possiamo affermare che assorbono ogni mese quasi 300 miliardi di tonnellate di anidride carbonica.Sembra banale e scontato ma è bene sottolinearlo, almeno nella giornata internazionale delle foreste. La presenza di piante è una delle più logiche mosse per opporsi al grande problema della desertificazione legato anche al dissesto idrogeologico a cui l’Italia non è immune.
Giornata internazionale delle foreste: situazione in Italia
Ne vediamo di rigogliose e verdeggianti sulle montagne e sulle colline, ma non illudiamoci: foreste italiane hanno i loro problemi proprio come quelle sparse nel resto del mondo ed è bene che durante la giornata internazionale delle foreste vengano raccontati.
Il pericolo più grande e imminente, per i boschi e il verde tricolore, è il cambiamento climatico e i suoi effetti diretti e indiretti. Si rischia infatti che con l’innalzamento delle temperature e le variazioni delle quantità di precipitazioni, intere comunità vegetali risultino sconvolte, distrutte, disturbate.
Anche gli incendi boschivi sono una piaga italiana e danneggiano le foreste come chi ci abita, come chi abita nei paraggi, inquinando anche l’aria che respiriamo a Km e Km di distanza.
fonte ideegreen.it
thanks to Francesco Dellagiacoma
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La Giornata della Terra, momento fortemente voluto dal senatore statunitense Gaylord Nelson e promosso ancor prima dal presidente John Fitzgerald Kennedy, coinvolge ogni anno fino a un miliardo di persone in ben 192 paesi del mondo.
fonte www.earthdayitalia.org
fonte Wikipedia
Il 23 maggio si celebra la Giornata Mondiale delle Tartarughe, per promuovere il rispetto e le conoscenze su questi antichi rettili e la consapevolezza sul pericolo di estinzione di numerose specie di tartarughe e la scomparsa del loro habitat naturale in tutto il mondo. Le tartarughe esistono da 200 milioni di anni, ma stanno rapidamente scomparendo come numero e come specie in conseguenza dello sfruttamento dell’industria alimentare e dei souvenir, del commercio come animali da collezione, dell’inquinamento e della distruzione degli ambienti naturali. Molte specie si sono recentemente estinte, o stanno per estinguersi, e moltissime altre sono destinate a scomparire nei loro habitat di origine entro i prossimi decenni.
- Ecco cosa potete fare concretamente per aiutare le tartarughe, sia libere che in cattività.
- Non comprate mai tartarughe in negozi, fiere e mercati, perché ne incrementereste lo sfruttamento commerciale.
- In particolare, non comprate mai tartarughe di cattura, perché ne compromettete seriamente la sopravvivenza come specie.
- Non raccogliete tartarughe dal loro habitat, sia in Italia che all’estero (in particolare nei Paesi dei Balcani e del nord Africa). Non solo non è etico, ma rischiate anche multe severissime.
- Se avete la possibilità di gestirle in modo adeguato, adottate le tartarughe nate in cattività che i proprietari hanno in sovrannumero, o quelle abbandonate.
- Se trovate una tartaruga ferita, raccoglietela e avvertite il Corpo Forestale dello Stato o portatela da un veterinario per le cure di emergenza.
- Individuate i negozi per animali presenti nella vostra zona e distribuite materiale informativo della AAE sulla loro corretta gestione. Molti negozianti non hanno le minime conoscenze di base di gestione e alimentazione degli animali che vendono, e danno ai clienti informazioni fuorvianti o errate. Se sono presenti animali in vendita, controllate che siano tenuti in modo corretto; in caso contrario, parlatene con il gestore. Se osservate condizioni di evidente maltrattamento, fate una denuncia se il negoziante non accetta di rimediare alla situazione. Potete parlarne con i vigili, i carabinieri o il servizio veterinario dell’USL chiedendo un’ispezione.
- Informatevi sulle problematiche relative alla conservazione delle specie in pericolo e sostenete le associazioni a protezione della natura.
- Prima di adottare una tartaruga, o se già ne possedete, studiate con cura quali sono le loro necessità di gestione, per fornire loro le condizioni migliori possibili.
- Se non potete più tenere una tartaruga non abbandonatela per nessun motivo, ma affidatela ad un’associazione protezionistica.
- Educate i bambini fin da piccoli al rispetto di tutti gli animali, compresi i rettili, e fate capire loro che sono esseri viventi capaci di soffrire come noi.
La Giornata Mondiale dell’Ambiente è una festività proclamata nel 1972 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite e viene celebrata ogni anno il 5 giugno. Ogni edizione ha un tema come filo conduttore che lega tutte le iniziative mondiali che si svolgono in onore dell’Ambiente.
Questi 1,3 miliardi di tonnellate di derrate alimentari, spiega l’agenzia, del valore di mille miliardi di dollari, sarebbero sufficienti a nutrire gli 870 milioni di persone che ogni giorno non hanno da mangiare, oltre a rappresentare uno ‘spreco’ di emissioni di CO2. Per sottolineare l’amara ironia del fatto che lo spreco di cibo e’ al massimo in un momento in cui e’ facile conservare i cibi l’Unep e la Fao hanno invece raccolto in un sito tutti i modi in cui tradizionalmente vengono conservati gli alimenti. L’iniziativa ha riscoperto ad esempio la pratica dell’esercito di Gengis Khan di essiccare cosi’ tanto la carne da far ridurre una mucca alle dimensioni di un pugno, o quella ancora usata dagli inuit di preparare il Kiviak-a facendo fermentare la carne di un piccolo uccello marino all’interno di un sacco di pelle di foca. ”Ridurre il cibo sprecato e’ una sfida economica, etica e ambientale – ha osservato Achim Steiner, direttore generale dell’Unep – uno dei modi e’ guardare a come culture meno ‘sprecone’ danno valore a ogni singolo boccone, e valutare come imitarle”.
fonte www.earthdayitalia.org
fonte: www.lifegate.it
Si celebra il 29 luglio la Giornata Mondiale della Tigre, il più grande felino del pianeta, nonché una delle specie oggi più a rischio. Solo 3.200 esemplari sopravvivono in natura, così come sottolinea il WWF, per una popolazione ridotta del 97% rispetto a un secolo fa.
Una giornata di celebrazioni e di eventi, anche nell’universo dei social, per sensibilizzare sul più maestoso dei felini, entrato di diritto nell’immaginario comune come simbolo della natura selvaggia: la tigre. Nel 2010 si contavano in libertà 3.200 esemplari e, dopo 5 anni, il dato è sempre più incerto. Tre delle nove sottospecie sono già estinte, mentre oggi il pericolo maggiore è per la tigre di Sumatra, vittima del bracconaggio nonché della distruzione dei suoi habitat naturali.
La Giornata Mondiale della Tigre si celebra in tutto il mondo con azioni mirate per ogni nazione, sempre con l’obiettivo di raggiungere il traguardo del raddoppiamento dei felini entro il 2020. Per l’Italia è in corso una campagna social, con la diffusione di dati e foto sulla tigre, disponibili sulla pagina apposita di WWF Italia nonché sui social con gli hashtag #TigerDay e #doubletigers.
fonte www.greenstyle.it
Il WWF ha istituito la Giornata mondiale del rinoceronte. La giornata, che si festeggia il 22 settembre ed è stata lanciata nel 2010 dal WWF Sudafrica, celebra le cinque specie superstiti di rinoceronte, due africane e tre asiatiche, discendenti delle oltre trenta specie che vivevano sulla Terra più di sessanta milioni di anni fa.
Dopo la sua istituzione la Giornata del rinoceronte è diventata rapidamente un fenomeno globale, in grado di unire ong, organizzazioni ambientaliste, imprese, giardini zoologici, e singoli individui da quasi ogni angolo del mondo.
Numerosi nazioni aderiscono alla giornata organizzando eventi e iniziative, l’hashtag di riferimento sui social network è #worldrhinoday. Per salvare i rinoceronti è necessario intensificare le misure di protezione, monitorare gli animali e difendere con forza le aree destinate alla fauna selvatica.
fonte www.lifegate.it